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  • Writer's pictureStefano Balma

Dallo Yosemite a Mono Lake, il regno dei "tufa"

Updated: Apr 13, 2023



La decisione di andare a Mono lake è stata figlia di una delusione e di un'improvvisazione.

Eravamo allo Yosemite National Park, la quarta tappa del nostro viaggio di nozze ed era appena finita una delle estati più calde e torride degli ultimi anni.

Sapevamo che settembre era probabilmente il mese peggiore per vedere quel parco, ma probabilmente quello era il settembre peggiore di sempre. Numerosi incendi avevano devastato molte aree boschive e le cocenti temperature estive sembravano aver prosciugato ogni goccia d'acqua da laghi e cascate; "Mirror lake" era come non fosse mai esistito e la Yosemite Falls era sparita. Vi era soltanto il granito delle pareti rocciose e una vegetazione fiacca e anche un po trascurata. Come se non bastasse la strada per Glacier point era chiusa per manutenzione. Potevamo ancora tentare Vernal Falls, ma vista la forte siccità, non ci abbiamo nemmeno provato. Le sole presenze dell'Half Dome e di El Capitan non erano sufficienti per consolarci e, a malincuore, abbiamo preso la decisione di andare via un giorno prima... caro Ansel, perdonaci..



Piccolo aneddoto utile per chi pensa ad un viaggio negli States: prima di lasciare la stanza, siamo andati alla reception per comunicare il nostro check-out anticipato. Il receptionist ci ha chiesto più volte se c'erano stati problemi e se la stanza era stata di nostro gradimento. Siccome insisteva, ho fatto una piccola critica: "C'era solo una presa di corrente in tutta la stanza... per 300 dollari a notte mi sembra un po poco"..!

Giuro che quella è stata la prima "lamentela" mai fatta in vita mia, non tanto per il mio spirito di adattamento, quanto per la mia pigrizia nel discutere. A quel punto il receptionist, preso da un automatismo irrefrenabile tipico dei lavori ripetitivi, preparò un foglio e mi chiese la carta di credito. Un pò intimorito gli chiesi:


"Perché la carta di credito?"

Lui: "Per il rimborso, ovviamente."

Io: "ovviamente?"

Lui: "...ovviamente."

In Italia, se avessimo lasciato la camera un giorno prima, in un luogo ad alta densità turistica, avrei ricevuto come rimborso soltanto una pacca sulla spalla!

A quel punto, pieni di entusiasmo per i diritti dei consumatori in America, siamo saliti in macchina in direzione Mono lake!

Dalla Yosemite Valley abbiamo preso la State Route 120 in direzione Tioga Pass, solitamente chiuso nei mesi invernali. La strada è molto piacevole, con qualche punto panoramico e bellissime pinete.



Durante il tragitto abbiamo sfiorato una tempesta di neve che avrebbe, da lì a poco, reso inagibile la strada per qualche ora; la neve che cade su una vegetazione ancora estiva era uno spettacolo meraviglioso. Avrei voluto fare qualche scatto, ma la situazione non lo permetteva: dovevamo abbandonare le montagne della Sierra Nevada il prima possibile.

Poco dopo aver superato il Tioga Pass, come per magia, la foschia invernale e la neve sparirono, lasciando spazio ad un sole brillante e un cielo blu. La strada scendeva rapidamente per qualche tornante lasciandoci alle spalle la lussureggiante vegetazione delle montagne; davanti a noi Mono lake!



Mono Lake è un lago salato situato a est delle montagne della Sierra Nevada in California. Si estende per circa 70 chilometri quadrati ed è celebre per le sue particolari formazioni rocciose chiamate "tufa". Questo "giovanotto" di 760.000 anni si è formato nel Pleistocene quando la zona, coperta da ghiacciai, si sollevò a causa della pressione del ghiaccio.

Questo lago è alimentato da numerosi corsi d'acqua, ma non ha sbocchi verso il mare, il che significa che l'acqua evapora lasciando dietro di sé grandi quantità di sali e minerali, in particolare il carbonato di calcio. Un processo di sedimentazione ed evaporazione ha contribuito alla formazione dei cosiddetti "tufa", delle formazioni rocciose assolutamente uniche e suggestive.


Ma prima di andare a goderci le meraviglie del lago, dovevamo trovare un posto dove dormire.

L'unico centro abitato della zona è la cittadina di Lee Vining, dove vi sono perlopiù motels e ristoranti. Dopo aver visto due o tre motels ci fermiamo in uno di essi dal sapore assolutamente rustico e "hippy", El Mono Motel che ricorderò sempre per la graziosità delle stanze e per gli squisiti dolcetti veg fatti in casa!


Una volta sbrigate le formalità e schiacciato un pisolino, siamo usciti a caccia di "tufa".

Il Mono Lake è così salato che il contenuto di sale è circa due volte e mezzo superiore rispetto all'acqua del mare, ciò significa che solo poche specie possono vivere nelle sue acque. Tra queste, una specie di gamberetto chiamato Artemia Monica che può sopravvivere anche in acque fortemente saline. Questi gamberetti sono una fonte importante di cibo per gli uccelli migratori che visitano il lago, rendendo Mono Lake un'interessante meta per la fotografia di avifauna.

Paesaggisticamente, la zona è davvero magnifica. La Sierra Nevada sullo sfondo è la cornice perfetta di un paesaggio lunare pieno di possibilità fotografiche.

Il color celeste, tipico dei laghi salati, creava meravigliosi contrasti con l'erba verde, gialla e rossa. Vi erano anche numerosi arbusti, che creavano un primo piano perfetto per quel paesaggio aspro e colorato.



Finalmente giungiamo sulle rive del lago e quindi al cospetto dei celebri "tufa".

Avevo intenzione di ritrarre questi giganti rocciosi specchiati nel lago, ma le increspature dell'acqua erano troppe a causa del vento molto forte. Inoltre, le belle nubi che sostavano sopra il lago erano improvvisamente sparite, lasciando spazio ad una luce molto dura per la maggior parte del tempo.

La situazione mi aveva mandato un po in crisi e ho preferito non scattare e prendermi un po di tempo per gironzolare sulla riva. L'inevitabile "ansia da prestazione fotografica" iniziò a divorarmi.

Con quello stato d'animo, non avrei certo fatto delle foto che mi avrebbero soddisfatto, inoltre mi sarei rovinato il pomeriggio (con conseguente sgridata di mia moglie, a cui avevo promesso di non arrabbiarmi per le foto durante il viaggio di nozze!). Decisi di ripararmi dietro un tufa, sedermi e... mangiare. Non posso negare che essere in un luogo come quello al tramonto e non scattare un po mi seccava, ma girare come un pazzo in cerca di qualche composizione alla rinfusa, non mi avrebbe certo reso un fotografo felice.

Avevo comunque individuato un paio di belle composizioni da fare in ora blu, senza ombre e contrasti forti.

Nel frattempo, mi godevo gli ultimi raggi di sole di quel luogo senza tempo, concludendo la giornata nel migliore dei modi... beh, lo ammetto: un paio di scatti li ho comunque provati..!

Arrivata l'ora blu, si presenta la situazione che avevo previsto, i tufa iniziano a riflettere la poca luce rimasta accentuando quel contrasto "lunare" che caratterizza il posto. Riesco a fare giusto due scatti, poi è ora di tornare alla macchina: la luce è scomparsa e mia moglie.. ha freddo!



Se siete in California e fate il classico giro che vi porta da San Francisco alla Death Valley, passando per lo Yosemite, non rinunciate a passare una notte a Mono Lake.

Il periodo migliore per questa traversata è senza dubbio la primavera, dove lo Yosemite risplende e le cascate sono gonfie d'acqua per via dello scioglimento dei nevai. Tenete presente che il Tioga Pass chiude durante il periodo invernale e riapre in primavera. Le date di chiusura/apertura non sono mai fisse, ma dipendono dalla quantità di neve e dalla durata delle nevicate. Di norma, il passo riapre in primavera inoltrata (fine maggio), ma vi consiglio di controllare tutte le precedenti chiusure/aperture qui e di monitorare lo stato delle strade qui.


La bellezza del Tioga pass è proprio il contrasto tra la natura rigogliosa di Yosemite e i territori aridi della contea di Mono, il cui lago è un vero gioiello della natura, pieno di vita e meraviglie paesaggistiche.

Ringrazio la mia amica Sabine per avermi suggerito questa tappa che si è rivelata una delle più interessanti del viaggio.





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