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  • Writer's pictureStefano Balma

La mia attrezzatura per la fotografia di paesaggio

Updated: Apr 12


Lo ammetto, parlare di attrezzatura fotografica è l'argomento che meno mi entusiasma, ma avere consapevolezza delle caratteristiche e qualità che devono avere i nostri strumenti è essenziale e bisogna fare le giuste ricerche per evitare di spendere soldi inutilmente: la fotografia è un hobby molto costoso!


Con questo articolo risponderò a chi è curioso riguardo la mia attrezzatura fotografica con qualche considerazione a riguardo. Non sarà una sterile lista ricca di lenti e filtri, anche perché, in verità, posseggo davvero pochissimi pezzi. Non me ne vogliano i "feticisti dell'attrezzatura", ma sono dell'idea che il "pool" fotografico debba essere ridotto al minimo indispensabile, per questioni sia economiche che pratiche. Inoltre, così facendo ho la possibilità di avere sempre con me tutto ciò che mi serve senza particolare ingombro.


Essendo un fotografo paesaggista tratterò di quello che serve per il paesaggio, che difficilmente si adatterà ad altri generi fotografici.


Ecco la lista della mia attrezzatura:



Fotocamera Nikon z6ii

La Nikon Z6ii è praticamente l'unica fotocamera che ho posseduto fin'ora.

Ho avuto una Nikon Z50 per un brevissimo periodo che ho dato subito indietro per la mia attuale fotocamera, presa usata praticamente nuova ad un prezzo stracciato; una di quelle occasioni da non perdere.


Le caratteristiche che cercavo in una fotocamera erano le seguenti:


  • Leggerezza

  • Sensore full frame

  • Tropicalizzazione

  • Eventuali funzionalità e automazioni per sveltire le operazioni sul campo.


La Z6ii, come tutte le mirrorless, ha il vantaggio di essere più leggera rispetto alle reflex, così anche le lenti dedicate; questo si traduce in kg risparmiati da portare nello zaino.

Avere uno zaino più leggero vi consentirà di faticare meno durante le vostre escursioni e/o di poter portare con voi più attrezzatura. Anche chi ha problemi fisici beneficera' di materiale più leggero.


Ho considerato soltanto fotocamere con sensore full frame, per via della qualità del raw e per sfruttare al meglio le focali grandangolari.


Un'altra caratteristica per me basilare è la resistenza alle intemperie, ovvero la "tropicalizzazione". Potrebbe capitare di scattare in situazioni climatiche difficili, ovvero con pioggia, neve, vento, etc, ma con una fotocamera tropicalizzata non dovreste avere problemi. Ricordate però che la tropicalizzazione non rende la vostra fotocamera impermeabile! Se questa finisse in acqua.. beh.. temo che dovrete rompere il porcellino dei risparmi..

Trovo comunque sempre una buona idea avere con sé una protezione impermeabile per riparare la fotocamera in caso di forti acquazzoni.


Per quanto riguarda gli automatismi, opzioni menù etc, sarò sincero: a noi paesaggisti servono davvero poche cose. Io uso soltanto l'autobracketing per l'esposizione e il focus bracketing. Quest'ultima non è nient'altro che una raffica di scatti con diverse messe a fuoco, dall'oggetto più vicino a quello più lontano. Questa funzione viene in aiuto in situazioni di luce fugace con composizioni complesse che prevedono un primo piano piuttosto ravvicinato; davvero utile dove si ha pochissimo tempo per portare a casa lo scatto e sulla z6ii funziona molto bene.

Ci sono anche dozzine di funzioni che sinceramente ho usato pochissimo, ma molto più utili per chi fa wildlife, matrimoni etc (come il riconoscimento dell'occhio nell'autofocus, riconoscimento animali, etc)


Una nota negativa a questa z6ii va però fatta: lo schermo ha un'orientabilità davvero misera, se confrontato ad altre fotocamere della concorrenza (come Canon, per es). La versatilità di orientamento dello schermo è molto importante. Se fotografiamo in situazioni complicate, che non ci permettono di avere una buona visuale del live view, questa caratteristica è molto utile.


Ho acquistato anche due batterie di riserva; nonostante io usi spesso il live view, devo dire che le queste non mi hanno mai abbandonato. Anche in contesti molto freddi la durata delle batterie è sufficiente per due o tre ore di scatto piuttosto intense.


Lente grandangolare: Nikon 14-24 f/2.8 serie Z.

Il grandangolo è senza dubbio la mia lente preferita perché mi permette di esprimermi al meglio a livello compositivo. Occorre allenamento per sfruttarla al meglio e serve conoscere bene i suoi limiti e i punti di forza.

Nel mio caso ho tra le mani un'ottica eccellente, dalla nitidezza fantastica, molto luminosa e leggerissima.

Il sistema Z di Nikon è generalmente ultraleggero ed estremamente reattivo in automatismi come l'autofocus, ma di contro ha il prezzo davvero molto alto e che, sinceramente, non consiglierei a cuorel leggero di acquistare proprio per questo motivo.


Lente superzoom 24-200mm f/4-5.6

Questo "tuttofare" farà storcere il naso a molti fan della super nitidezza, ed effettivamente un po di ragione ce l'hanno, ma meno di quello che si può credere. La lente era in kit con la fotocamera, ed avendo investito molto nel grandangolare non potevo permettermi di spendere cifre folli anche sulle altre focali. Se paragonata alla nitidezza del 14-24 troviamo ovviamente delle carenze; ma se analizziamo la lente per quello che è, ci troviamo davanti ad un'ottica di tutto rispetto che, a f/8-10 e tra i 70 e i 150mm esprime al meglio le sue potenzialità; anche ai bordi si comporta piuttosto bene.

Se le focali lunghe sono le vostre preferite vi consiglio di investire su lenti diverse e di maggior qualità. In generale, non è mai una buona idea acquistare lenti dalla grande escursione focale, pena la perdita di qualità, ma questa svolge davvero un'ottimo lavoro.


Filtro Nisi CPL natural color e filtro Nisi ND64.

Per il mio 14-24 ho optato per i filtri a vite Nisi perché il rapporto qualità prezzo è tra i migliori in circolazione. Ho acquistato anche il loro paraluce in alluminio, sostituendo quello originale Nikon, dato che quest'ultimo presenta dei difetti di costruzione che lasciano trafilare la luce nella parte posteriore.

Inutile dire che questo difetto può devastare lo scatto!

Ho preferito i filtri a vite sia per una questione economica che pratica dato che questo grandangolo necessita di un filtro di un diametro di tutto rispetto: 112mm. Un bel padellone insomma!


Filtro Urth CPL e filtro Urth ND64

Per il 24-200mm invece ho trovato una soluzione molto più economica con i filtri Urth, una marca tedesca di media fascia. Avendo una filettatura di 67mm inevitabilmente costano molto meno. Rispetto ai Nisi, si percepisce un po più di vignettatura in entrambi i filtri, mentre nell'ND si può notare una leggera dominante calda, ma nulla di invasivo.


Treppiede Rollei Rock Solid Alpha Mark 3

La scelta di un buon treppiede è piuttosto importante, tanto che da questa dipende la buona riuscita delle nostre foto. Scordatevi di prendere "l'amazon basic" o simili perché al primo colpetto di vento ve lo trovate per terra insieme alla vostra fotocamera!

Un buon treppiede dev'essere in carbonio e avere preferibilmente non più di 4 sezioni, questo ci garantisce stabilità e allo stesso tempo leggerezza. Troverete sicuramente anche dei treppiedi in alluminio a minor prezzo, ma il peso sul vostro zaino aumenterà a dismisura.

Di non poca importanza è la scelta della testa a sfera che è anch'essa una componente fondamentale. Anche qui risparmiare significa avere un oggetto poco preciso e/o instabile, non in grado di sostenere il peso della vostra fotocamera; trovare del micromosso nei propri scatti è un'esperienza terribile !

Questo modello della Rollei ha tutte le caratteristiche sopra elencate e ha una buona testa a sfera piuttosto precisa e stabile. Essendo privo di una sezione centrale, è possibile poterlo posizionare raso terra, così da tenere la fotocamera molto bassa.


Treppiede Rollei da viaggio CT-5C

Su consiglio di un amico, ho acquistato anche un treppiede molto più leggero e maneggevole per le camminate in montagna. Dopo qualche utilizzo sulle Dolomiti sono rimasto molto contento di questo CT-5C che uso ogni qualvolta sia possibile per via della sua leggerezza. L'ho portato con me anche in USA e Finlandia ed è stato più che all'altezza delle situazioni.

Sconsiglio però l'utilizzo di un treppiede come questo con condizioni climatiche estreme, soprattutto quando c'è vento, perché la sua leggerezza lo rende molto poco stabile. Viene dotato di gancio per poterlo zavorrare con lo zaino, una soluzione però, per me, piuttosto scomoda e non completamente risolutiva; in posti come Islanda, isole Canarie e ovunque prevediate ci sia molto vento, non lo porterei. Inoltre se avete una reflex molto pesante potrebbe essere un problema, perché la testa a sfera, nonostante sia omologata per circa 10kg, potrebbe avere delle piccole flessioni.

Ad ogni modo l'investimento non è dei più onerosi: questo modello ve lo portate a casa con appena 120€!


Personalmente "odio" il treppiede e cerco di scattare a mano libera ogni volta che posso, in quanto lo trovo spesso un ingombro e una limitazione alla libertà di composizione dove anche un millimetro può fare la differenza! Proprio per questo è importante cercare di avere la più alta qualità possibile nelle meccaniche, perché se un treppiede è scomodo, o faticoso da gestire, che non permette una rapidità e precisione di manovra, può diventare un piccolo incubo; quando vi servirà piazzarlo velocemente non ci riuscirete, facendovi perdere momenti di luce particolari. Inoltre può anche compromettere la qualità delle vostre foto!

Non cercate scorciatoie, vi sono diverse ottime aziende che offrono buoni prodotti a prezzi onesti.


Supporto a "L"

Il supporto a "L" non è nient'altro che una staffa per la fotocamera che permette di posizionarla sul treppiede in orizzontale e in verticale senza dover allentare la testa a sfera. Si avvita alla fotocamera al posto della sede per il treppiede, sostituendola. Questo ci permette di perdere meno tempo nei posizionamenti, tenendo la fotocamera sempre in bolla. Inoltre è possibile guadagnare diversi millimetri, spostando la camera lungo la sede del supporto. Questo può fare la differenza nelle composizioni.

Per la mia "L" ho speso circa una quindicina di euro acquistandola dal mio negozio di fiducia, ma sono sicuro che la troverete facilmente anche in rete.


Zaino fotografico Tarion Pro PB-01

Uno zaino fotografico è imprescindibile.

Ci sono diverse valutazioni da fare ed è possibile che abbiate bisogno di più di un modello a seconda delle esigenze e delle dimensioni.

Premetto che non sono molto contento del mio zaino e che ho intenzione di cambiare a breve. Lo comprai perché un'amico diceva di trovarsi bene, ma la qualità dei velcri lascia a desiderare, tanto che ho dovuto cucire i divisori per evitare che si staccassero!

Per il resto è uno zaino studiato abbastanza bene, è piuttosto capiente e con molte tasche e permette anche di trasportare una modesta attrezzatura per fare campeggi di una o due notti.

Un'altro aspetto che non mi piace di questo zaino è la possibilità di mettere il treppiede solo di lato e non in centro; questo comporta uno sbilanciamento piuttosto fastidioso specialmente se il treppiede non è dei più leggeri e/o fate lunghe camminate. Tenetene conto quando sceglierete il vostro.


Ci sono diverse aziende che offrono ottimi prodotti come Gitzo, F-stop o Lowerpro; potete tranquillamente guardare i loro prodotti a seconda delle vostre disponibilità economiche.


Schede di memoria Lexar

Non marginale è la scelta di buone schede SD per la memorizzazione dei nostri scatti. Alcune affermazioni che farò sfioreranno la paranoia, ma personalmente preferisco un'accortezza in più che in meno.

Io uso le SDxc Lexar da 64gb e 128gb, rispettivamente da 100mb/s 1667x e 250mb/s 667x.

Queste schede di memoria garantiscono una buona velocità in fase di download delle foto e rapidità in fase di salvataggio dati, caratteristica che ci aiuta parecchio durante le raffiche di scatti e soprattutto video.

Non mi sentirei di prendere delle SD di qualità inferiore alla Lexar 100mb/s 667x.

Se non fate video, vi consiglio di non superare i 64gb di memoria, così da facilitare le operazioni di archiviazione e, soprattutto, perdere meno foto possibili in caso di danneggiamento della SD. Sì, checché se ne dica, le SD possono danneggiarsi. Le prossime schede che comprerò saranno da non più di 32 gb proprio per questo motivo.


Posseggo anche una Lexar CF da 256gb 1000mb/s, un tipo di scheda piuttosto costosa ma dalla qualità costruttiva eccezionale che garantisce una quasi totale messa in sicurezza degli scatti. Sinceramente non l'avrei comprata se non fossi stato costretto; durante un tour nelle dolomiti la mia fotocamera ha avuto un problema con l'umidità (si aprì accidentalmente lo sportellino delle SD mentre pioveva) mettendo momentaneamente fuori uso lo slot di memoria della SD; dovetti comprare una scheda CF il cui slot non presentava problemi. Proprio per questo genere di inconvenienti è importante avere un secondo corpo macchina, l'incidente purtroppo è dietro l'angolo e bisogna cercare di minimizzare i danni!

Col senno di poi son contento di questo acquisto perché ora ho la possibilità di fare un backup immediato delle foto (da SD a CF) così da avere più copie possibili dei raw! Fare più copie dei propri scatti la reputo una cosa estremamente importante perché non vi è nulla di più prezioso delle vostre foto. Esse sono le testimonianze irripetibili dei vostri momenti e delle vostre esperienze, il risultato delle fatiche che avete fatto per poter fare quel viaggio.


Monitor fotografico BenQ 270c

Ultimo, ma assolutamente imprescindibile, è l'acquisto di un monitor dedicato alla fotografia, la cui importanza è secondaria solo alla fotocamera stessa. Di primo acchito non ci si rende conto della sua utilità, ma una volta provato vi chiederete perché non lo avete acquistato prima.

Il monitor è dove svilupperete i vostri file, quindi vi servirà un'adeguata accuratezza dei toni e tutto il dettaglio possibile. Queste caratteristiche risulteranno imprescindibili quando andrete a stampare le vostre foto per far sì che i colori delle stampe corrispondano a quelli che vedete sul monitor; è davvero seccante quando si stampa una foto e il cielo da blu è diventato viola!

Per semplificare, possiamo dire che ogni schermo ha la propria "interpretazione" dei colori e dei toni, e questa va di pari passo con la qualità del monitor stesso.

Prima di prendere il BenQ facevo editing sullo schermo del laptop (come probabilmente molti di voi) che equivale a correre i 100m con una gamba di legno! La maggior parte degli schermi non "vede" alcuni colori e non percepisce determinati toni, semplificando e adattando l'immagine alle proprie possibilità: il risultato è un'immagine dai toni appiattiti e perdita di dettaglio. Editare su uno schermo scadente una foto fatta con una fotocamera da un trilione di gigapixel ha poco senso, soprattutto se la fotocamera l'avete pagata qualche migliaio di euro!

Inoltre, anche la vostra vista ne gioverà: editare su un 14 pollici è una punizione che solo chi scatta in jpeg dovrebbe meritare!


Il monitor che ho scelto è un BenQ 270c, uno schermo da 27 pollici, nato appositamente per la fotografia. Se vi occupate anche di video editing questo modello non va bene dato che non supporta il 4k.

C'è anche la versione da 24 pollici, ma ho preferito investire di più per avere uno schermo più grande, cosa molto utile per l'organizzazione del proprio setup di photoshop e per il lavoro di editing su dettagli molto piccoli.

BenQ è un brand eccezionale, ma la qualità si paga. In alternativa, ho visto ottime recensioni su alcuni schermi dell'Asus, come il PA249Q (Serie Pro Art Asus) e il PA248QJ, con calibratore spyder incluso.

A proposito di calibratore: oltre all'acquisto di uno schermo, è necessario procurarsi anche una "sonda" per la calibrazione del monitor. Per semplificare, immaginate gli schermi come se fossero delle chitarre: anche loro vanno "accordati". La sonda serve proprio a questo, ad "accordare" i colori e renderli il più fedeli possibile.

Io ho la Spyder X pro della Datacolor, una sonda di media/buona qualità.

Prima di acquistarne una, controllate sempre la compatibilità della sonda col vostro sistema operativo e con lo schermo.


L'argomento monitor/calibrazione ha degli aspetti tecnici che possono scoraggiare chi si avvicina all'argomento (che qui non tratterò per non allungare eccessivamente l'articolo), ma in rete ci sono tantissimi articoli e video tutorial che vi spiegano passo passo cosa dovete fare.

Considerate seriamente l'acquisto di un monitor dedicato. Assolutamente inutile pensare di cambiare fotocamera o acquistare una lente in più se non avete uno schermo fotografico.


Voglio spendere qualche parola sulle caratteristiche che dovrebbe avere un pc per la postproduzione. Un buon computer rappresenta un gran vantaggio nella post produzione e nella gestione dei vostri scatti.

Per questioni esclusivamente pratiche, io utilizzo un PC portatile Omen, ma un fisso, magari assemblato ad hoc, potrebbe essere la scelta col rapporto qualità/prezzo migliore. Fondamentali sono un'ottima scheda video con ram dedicata e un buon processore.

Per la conservazione delle foto e file Psd, acquisto per ogni backup due hard disk da 1T. Inoltre utilizzo anche amazon foto per avere un'altra copia dei file raw.

Ho anche fatto un upgrade di Google Drive, che reputo uno strumento davvero eccezionale e pratico, dove salvo tutti i files più importanti e che mi ritrovo a utilizzare più spesso.

Il backup del nostro materiale è estremamente importante. Tutti miei i raw sono salvati in tre copie, così come i file Psd.


Cos'altro potrei acquistare?

Tutte le foto che ho scattato fin'ora le ho fatte con questa attrezzatura, una lista piuttosto esigua ma con cui ho sempre portato a casa lo scatto che volevo.


Ad ogni modo, ho anche io una "lista dei desideri": in primo luogo, vorrei prendere un secondo corpo macchina per ragioni di sicurezza, perché purtroppo non è raro sentire di qualcuno che vede la propria fotocamera in frantumi o annegata; è sufficiente anche un semplice guasto per farvi crollare nello sconforto, specialmente se questo capita durante un viaggio fotografico! Lo so che starete ripassando tutta la lista dei gesti scaramantici che conoscete, ma prevenire è sempre meglio che curare!


Altri due nuovi "giocattoli" che sto pensando di acquistare sono un super tele (un 100-400mm o simili) e un filtro ND1000 per il grandangolare.

I super tele permettono composizioni diverse, "schiacciando" maggiormente i vari livelli. Inoltre è possibile riprendere anche scene più lontane.

L'ND1000 invece mi permetterebbe di dilatare ulteriormente i tempi di scatto e/o di fare lunghe esposizioni anche in pieno giorno quando la luce è ancora intensa.



Considerazioni finali sull'acquisto del proprio set.

Il sistema Z di Nikon è senza dubbio efficace e di gran qualità, ma il mio consiglio è quello di dare un'occhiata al mercato dell'usato e valutare l'acquisto di un'ottima reflex. Avrete molta scelta sull'acquisto delle ottiche risparmiando davvero molti soldi, senza compromettere la qualità. L'unica cosa che sacrificherete sarà la leggerezza, perché il mondo reflex è nettamente più pesante rispetto al mirrorless.


Lessi da Scott Kelby un ottimo consiglio: "Se nonostante le vostre ricerche non sapete bene che fotocamera prendere, sceglietene una della stessa marca che usa un vostro amico. Questo vi tornerà molto utile quando dovrete studiare il menù della vostra camera, perché potrete chiedere direttamente a lui e imparare più velocemente. Inoltre, potrete anche scambiarvi le ottiche".

Le diatribe tra "Canonisti", "Nikonisti" etc, non hanno alcun senso, perché i prodotti di una certa fascia di prezzo sono tutti più che ottimi. Non posso evitare di sorridere quando sento cose come "il verde Nikon è insuperabile" o "i colori Sony sono più vividi" etc. La differenza non la troverete certo nei colori di un raw. Gli aspetti più importante sono il feeling che avete con un determinato brand e le caratteristiche tecniche e tecnologiche della singola fotocamera.


Per concludere, vi lascio una lista riassuntiva di quanto detto fin'ora e di che cosa terrei conto dovessi acquistare della nuova attrezzatura:


  1. In base al genere che vi ispira di più, studiate le caratteristiche che dovrebbe avere la vostra attrezzatura ideale.

  2. Non subordinate la qualità alla quantità, chi compra male compra due volte.

  3. Non date retta alle inutili faide dei brand in cui cadono molti fotoamatori; se avete un amico appassionato di fotografia prendete la stessa marca che ha lui (tenendo a mente prima i punti 1 e 2).

  4. Guardate al mercato dell'usato, si fanno ottimi affari, specialmente con le reflex.

  5. Investite più sulle lenti che sul corpo macchina. Il grosso della qualità dello scatto deriva dalla lente.

  6. Considerate pressoché fondamentale l'acquisto di un buon polarizzatore. Successivamente pensate ad un ND64 per le lunghe esposizioni. Valutate se è conveniente comprare dei filtri con un holder che si adatti alle lenti dal diametro inferiore; alcune aziende offrono questa soluzione.

  7. Una volta acquistato il necessario, spremete ciò che avete. Non date fondo ai vostri risparmi comprando nuove attrezzature; i vostri scatti non miglioreranno perché avete preso l'ultima fotocamera uscita da un trilione di pixels. Siate "essenziali". Piuttosto, investite in formazione o viaggi.

  8. Se volete prendere un secondo corpo macchina, rimanete con lo stesso brand. A meno che non vi serva un determinato corpo macchina, è poco conveniente cambiare brand dato che non potrete utilizzare le lenti che già avete. Inoltre dovrete studiare nuovamente da capo tutte le sue funzioni.

  9. Datevi tempo di assorbire tutte le nozioni tecniche per imparare ad utilizzare la vostra attrezzatura. Non siate impazienti. Non cadete nelle reti di marketing che vogliono farvi credere che il nuovo modello risolverà le vostre lacune fotografiche. Solo la vostra voglia di imparare e approfondire colmeranno le vostre lacune

  10. Infine, non vi fate scoraggiare dalla moltitudine di spese da fare e nozioni da imparare; l'ansia è nemica della fotografia e uccide la passione e l'interesse. Fate un passo alla volta a seconda delle vostre possibilità. In passato hanno fatto fotografie incredibili con il nulla. L'essenzialità aguzza l'ingegno e la creatività.


Spero che questo articolo sia stato non troppo noioso e soprattutto d'aiuto. Sarebbe davvero un piacere se nei commenti mi scrivete le vostre esperienze in merito e cosa ne pensate.

Per qualsiasi cosa sono a vostra disposizione.


Buona luce!


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